Le mie decisioni Pubblicato sul sito "NOMOS" - 243/2006 Corte d'Appello del Dodecaneso

243/2006 ΕΤ DOOD (435276)

(LEGGE SULLA PUBBLICAZIONE)
Incidente stradale mortale. Responsabilità esclusiva dell'automobilista ICHE
chi non ha ridotto la velocità in corrispondenza di un incrocio stradale pianeggiante, ha cambiato rotta, è entrato nel
corrente opposta e tagliare il percorso rettilineo di un guidatore di due ruote. Mentale
Dolore. Premio di 50mila euro alla moglie, 30mila euro ai figli, 5mila euro
a generi e nipoti e 20mila euro a un nipote legato.
Obiezione. Il diritto si trasferisce agli eredi, dopo l'emissione
della decisione di primo grado, parte deceduta. Minori. Dopo
raggiungimento della maggiore età sono presenti per nome. Litiganti. È accettabile discutere
del ricorso con gli eredi del defunto litigante e loro
adulti, se il ricorrente non era a conoscenza delle modifiche di cui sopra. Giudiziariamente
prova. Pertanto, vengono ricevuti i documenti del fascicolo penale.

Decisione numero 243/2006

LA CORTE D'APPELLO DEL DODECANESE

Composto dai giudici: Evripides Lagoudianaki, Presidente dei ricorrenti,
Kalliopi Pyrovolaki, Emmanuel Vasilaki-Relatore, ricorrenti, e il segretario
Ekaterini Diakokoliou.

Si è incontrato pubblicamente nella sua udienza a Rodi il 7 aprile 2006, a
ascoltare i seguenti casi di co-contenzioso:

(A) Il ricorrente: compagnia di assicurazioni anonima con sede ad Atene con

il nome "……………………………………………", legalmente
rappresentata, che si è costituita tramite il suo avvocato
Grigoriou Moraris (cambiale n. 3.078 del Consiglio di amministrazione di Rodi).

Dei ricorrenti: 1)... 11), comparsi per procura
del loro avvocato Ioannis Karamihalis, (n. 2.954 cambiale del Consiglio di
Rodi), ad eccezione dell'8° che è deceduto.

(B) Dei ricorrenti: 1) …. 11), da lui rappresentati
del loro avvocato Ioannis Karamihalis (cambiale n. 2.954
riscossione anticipata del Consiglio di Amministrazione di Rodi), ad eccezione dell'8° deceduto.

L'imputato: compagnia di assicurazioni anonima con sede ad Atene con

il nome “…………………………………………..”, legalmente
rappresentata, che si è costituita tramite il suo avvocato
Grigoriou Moraris (cambiale n. 3.078 del Consiglio di amministrazione di Rodi).

I ricorrenti hanno intentato causa nei confronti del ricorrente e di H.L., non parte in
nella fattispecie, presso il Tribunale Unico di Primo Grado di Rodi in data 10-1-2003 e con
n. cat. est. 63/11-3-2003, in tema di risarcimento da sinistro stradale
loro. Tale Corte con la sua sentenza definitiva n. 36/2005,
emesso contro l'opposizione delle parti, ha parzialmente accolto il ricorso. Contro
Avverso tale decisione ha proposto appello in giudizio il 2° convenuto, compagnia di assicurazioni
che ha emesso, rivolgendosi alla presente, il ricorso del 20-4-2005 e con
n. ex cat. 113/22-4-2005, il suo ricorso, di cui ha depositato copia in
cancelleria di questa Corte con n° ex Cat. 158/26-4-2005 e la
ricorrenti a questa Corte dal 20-6-2005 e con n.
515/12/12-2005 la loro resistenza. Per la discussione del ricorso e del ricorso incidentale
che erano legalmente scritte sul segno, quella di cui all'inizio è stata dichiarata ammissibile
di questa decisione.

Durante la discussione tra il pubblico, durante la quale il caso è stato deciso legalmente
a loro volta dal consiglio competente, i loro avvocati
le parti hanno anche presentato osservazioni orali e richiamate
proposte scritte presentate.

Studia le suppliche

Si pensava secondo la legge

Il ricorso pendente del 20-4-2005 e il controricorso del 20-6-2005, che
sono pendenti in questo Tribunale avverso la sentenza 36/2005 del Socio Unico
Tribunale di primo grado di Rodi, emesso durante la procedura speciale delle controversie che
riguardare le richieste di risarcimento per danni causati da un'autovettura,
nonché dal suo contratto di assicurazione (articoli 681A, 666, 667 e da 670 a 676

cc), sono state esercitate legalmente e nei termini, (artt. 674, 495, 499, 511,
516, 517, 518, 520 e 523 del codice civile). Pertanto sono formalmente accettati, purché il from

20-6-2005 controricorso si riferisce ai capitoli impugnati dal ricorso e

è stato legittimamente notificato e deve essere ulteriormente esaminato in merito all'ammissibilità e

la fondatezza delle proprie ragioni nel corso dello stesso procedimento (artt. 522 e 533 cc).

Per quanto riguarda l'ottavo attore T.R., deceduto il 22-5-2005, cioè dopo
l'emissione della decisione impugnata e in un momento che non esisteva
in pendenza del giudizio né in fase di applicazione dei provvedimenti di sospensione e ripresa
del processo, il diritto di appello è andato ai cattolici
loro eredi, che sono il 2°, 5°, 7°, 8° e 9° dei ricorrenti,
che ha legittimamente impugnato la percentuale dell'erede
i loro diritti. Anche il 9° e 11° dei ricorrenti P.R. e KZ, il
che nel giudizio di primo grado erano minorenni e vi erano rappresentati, o
primo di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale i suoi genitori, terzo e quinto di essi

controricorrenti e il secondo da quello di cui avevo la custodia, il primo di loro
ricorrenti, dopo il raggiungimento della maggiore età, avvenuta dopo la discussione in
in primo grado, hanno legittimamente proposto controricorso e sono presenti con il proprio
nome (S. Samuel, The Appeal ed. E par. 48, 49. V. Vathrakoili KPolD ex art.

516 n. 7a e 9). Infine, perché la ricorrente non aveva avuto conoscenza di quanto sopra
cambiamenti avvenuti dopo la discussione in primo grado, cioè la sua morte

8 ° querelante T.R. e il raggiungimento della maggiore età del 9°, P.P. e 11, KZ, il sub
sentenza impugnazione diretta avverso il suddetto T.R. e i rappresentanti del 9° e
11°, come presentato in primo grado, prima che avvenissero le modifiche, non lo sono
nullo e la discussione del ricorso avverrà con i predetti eredi in qualità di avversari
del defunto e degli attori ormai maggiorenni (S. Samuel op. par. 84 e
84a, AP 192/1981, NoB 1981.1391, EA 2103/1995 HellDni 39.385, EA 3820/1993
Grecia 35.470).

Con ricorso del 10-1-2003, dinanzi al Tribunale Unipersonale di Primo Grado di Rodi,
gli attori e già convenuti-ricorrenti, precisano che in luogo e
momento e nelle condizioni in cui descrivono si è verificato un incidente stradale,
in cui il primo imputato H.L., una non parte in questo caso, conduce
auto, che era già assicurata con il secondo convenuto
la ricorrente si è scontrata con un motorino guidato da B.H., suo marito
della prima, padre della seconda e della terza, suocero della quarta e della quinta e

nonno degli altri querelanti, provocando il suo infortunio mortale
i loro parenti. Affermano inoltre, secondo il firmatario, che il
primo imputato non esercita i suoi diritti dal contratto di assicurazione con

seconda compagnia di assicurazioni convenuta e chiederne l'obbligo
pagare al primo convenuto la somma di euro 1.540.000, in contanti
soddisfazione dell'angoscia mentale sofferta per la morte del parente
loro, secondo l'importo indicato per ciascuno e che anche il primo è obbligato
di corrispondere l'importo di cui sopra ai ricorrenti versandolo a lui. IL
Il Tribunale di primo grado, con la sentenza impugnata, ha parzialmente accolto il ricorso
querela e ha condannato il primo imputato a pagare ai ricorrenti il
riferendosi a ciascun importo e la seconda compagnia di assicurazioni convenuta a
pagare al primo convenuto gli stessi importi. Contro questa decisione
lamenta la ricorrente, seconda compagnia di assicurazioni convenuta, con l'art
il suo ricorso e gli attori con la loro opposizione, come sopra
si precisa che sono presenti, per i motivi di cui sopra, che tutti
si riducono a un'errata interpretazione e applicazione della legge ea una cattiva valutazione della stessa
prova e perseguire la sua scomparsa, in modo che per i querelanti-
chiedendo l'accoglimento integrale del ricorso, e per l'imputato-
Ho chiesto il rigetto integrale del ricorso.

Dalla testimonianza innocente del primo querelante e dalla testimonianza del testimone,
esaminata sotto giuramento dinanzi all'udienza del Tribunale,
che sono contenuti negli stessi documenti del richiesto verbale della riunione
di, da tutti i documenti presentati e richiamati, dai suoi documenti
relativi procedimenti penali, che sono presi in considerazione come prove giudiziarie
(AP 283/2003 pubblicata in Legge, AP 1286/2003 Chr.ID 2004.245) e da
fotografie fornite, la cui autenticità non è contestata (artt

444 n.3, 448 comma 2, 457 comma 4 cc) si prova quanto segue: Il giorno 30-6-
2000 e intorno alle 20:00 B.H., marito della prima, padre della seconda
e terzo, suocero del quarto e quinto e nonno degli altri
dei ricorrenti, era alla guida del ciclomotore a due ruote targato ………
di sua proprietà sulla strada provinciale Gennadiou-Kattavia, con direzione
da Kattavia a Gennadi. Allo stesso tempo e luogo il primo imputato
H.L., non parte nel procedimento d'appello in questo caso, ha condotto il
numero di targa …… auto ICHE, assicurata per il
nei confronti di terzi la sua responsabilità civile nei confronti della compagnia assicuratrice convenuta, on
della stessa strada provinciale in senso inverso, cioè da Gennadi a Kattavia.

Poco prima dell'abitato di Kattavia si trova una diramazione di quella superiore
strada e la strada si divide in due direzioni, quella che porta dritta
a Kattavia e l'altra che conduce con una deviazione a sinistra ad Apolakkia. Prima

da questo incrocio c'è un altro incrocio formato dal
prima via ……….. con la via da ………….. .

Pertanto, dalle intersezioni superiori si forma un grande altopiano e l'unico

il segnale di regolamentazione del traffico che esiste è il segno con il segnale

STOP, situato sulla strada che va da Mesanagro a Kattavia,
posto prima di detto pianoro. Quindi per chi si muove per strada
……………………………………………. si applica la regola che, h
la priorità spetta a chi viene da destra (art. 26 comma 5 della legge
2696/1999). Il primo imputato si muove come sopra nella strada alta
Gennadiou-Kattavias e con l'intenzione di imboccare la strada per Apolakkia
ha tentato una manovra a sinistra, a seguito della quale è entrato nella corrente opposta
corso, per tagliare il rettilineo corso del conducente del veicolo a due ruote, a
si scontra con la parte anteriore destra della sua auto davanti
parte del veicolo a due ruote, che ha trascinato insieme al suo autista e al suo
causare le seguenti lesioni personali, che hanno provocato la sua morte.

Il suddetto conflitto, come sopra descritto, è dovuto all'esclusiva
colpa del primo imputato, che non guidava prudentemente e senza

di avere la sua attenzione costantemente tesa (art. 12 par. 1 L. 2696/1999) né
ha ridotto la sua velocità quando è entrato nell'intersezione stradale in piano (articolo 19 par.4

stessa legge) e ha tentato di cambiare rotta con conseguente ingresso nel
flusso opposto della provinciale Kattavia-Gennadiou, da troncare
la traiettoria rettilinea del conducente della due ruote, che aveva la precedenza
e far scontrare i veicoli nel modo suddetto. Il difensore
fatto valere in primo grado e ribadisce con il primo motivo di appello che il
incidente avvenuto, perché il conducente del motorino e un parente dei querelanti
guidava il motorino sulla strada provinciale da Mesanagro a Kattavia e
ha violato il segnale di stop del traffico esistente ed è entrato

all'incrocio con il risultato che l'automobilista imputato non ha avuto il tempo di reagire. IL

tale domanda della convenuta deve essere respinta in quanto sostanzialmente infondata,
poiché da nessuna delle prove di cui sopra non risultava che il conducente

del motorino proveniva da Mesanagros. Nessuno ha testimoniato su questo.

Anche la moglie dell'imputato, che lo cavalcava, è stata interrogata come testimone
l'automobilista ha testimoniato che né lei né suo marito hanno visto il motorino.

Al contrario, il primo attore che è stato interrogato davanti al tribunale ha chiaramente testimoniato che il
suo marito era uscito di casa cinque minuti prima dell'incidente
a Kattavia e prese la strada per Rodi, per Agios Pavlos e non per
Nero medio. Tuttavia, viene confermato anche il conflitto sopra descritto e il
percorso dei veicoli dalle loro parti in collisione, come illustrato in

fotografie citate in giudizio, la cui autenticità non lo fa
è contestato. In particolare, se il conflitto si è verificato, come sostenuto dall'art
imputato, a causa della violazione dello STOP da parte del suo conducente
ciclomotore, le parti in collisione sarebbero il lato destro dell'auto

con la parte anteriore del ciclomotore o la parte anteriore dell'auto
con il lato sinistro del ciclomotore. Ma le parti in conflitto, come
certificato dalle foto, è la parte anteriore del ciclomotore

e la parte anteriore della vettura e soprattutto nella parte destra
faro, che conferma l'interruzione del percorso del motociclista, quando

l'imputato conducente dell'auto ha tentato di sterzare a sinistra del
bivio per entrare nella strada per Apolakkia. Successivamente, il primo motivo

del ricorso deve essere rigettato in quanto infondato.

A seguito dello scontro è rimasto ferito il parente dei ricorrenti B.X., in incognito
abrasioni (non) superficie dorsale, (non) mano, abrasioni (non) addome,
abrasioni sparse multiple (n) tibia (n) coscia (n) tibia-(n) coscia,
e frattura del terzo inferiore (de) del femore, trauma da corpo contundente
paese parietale e corrispondente paese ematoma. È stato causato da lesioni
occlusione tromboateromatica dei vasi coronarici, da cui il
morte prima di essere ricoverata in ospedale, fatto da lei ammesso
imputato. È stato inoltre dimostrato che, i querelanti, moglie, figli, generi
dalle figlie e dai nipoti del defunto soffriva di angoscia mentale a causa del
la sua morte nell'incidente contestato. Il defunto, 68 anni, conviveva con

prima querelante armoniosamente, mentre elevava con lei l'undicesima
querelante, suo nipote, dopo la morte di sua madre e tra di loro
forti legami di amore e rispetto sviluppati, trascendendo le relazioni
che si sviluppano tra nonno e nipote. Gli altri querelanti avevano
legami affettivi stretti e indissolubili con il defunto e
la sua morte, avvenuta inaspettatamente, ha causato loro un'intensa angoscia mentale.

Per la soddisfazione monetaria di questa e la determinazione del suo ammontare, l'
Il tribunale tiene conto dei seguenti elementi specifici: a)
la sola colpa del malfattore (primo degli imputati), h
atto che costituisce anche reato, (violazione dell'art. 302 co
PK), per il quale è stato rinviato a giudizio presso la Corte dei tre membri per i reati minori
Rodi, b) l'età del defunto (68 anni), c) il grado di parentela
di ciascuno dei querelanti, d) il grado di sofferenza mentale, dolore e
del dolore vissuto da ciascuno dei suddetti beneficiari, così come gli altri
rapporti personali, e) la situazione sociale ed economica delle parti,
fatta salva la situazione patrimoniale della compagnia assicuratrice convenuta, h
la cui responsabilità è garantita (cfr. Ef. Ath. 14234/1987 Codice civile greco 189.118, Ath.

Critica op no. 922). In considerazione di quanto sopra, deve essere aggiudicato nel primo caso
attrice l'importo di cinquantamila (50.000) euro, a titolo di soddisfazione pecuniaria

per l'angoscia mentale che ha sofferto, nel secondo e nel terzo dei querelanti
un importo di trentamila (30.000) euro a ciascuno di essi, a
quarto, quinto, sesto, settimo, ottavo, nono e decimo querelanti l'importo
di cinquemila (5.000) euro, a ciascuno di essi e fino all'undicesimo
importo di ventimila (20.000) euro. Il ricorrente ha accolto anche queste
che ha riconosciuto le rispettive somme alle attrici non ha commesso errori e ha rigettato
si decide il secondo motivo di ricorso e il controricorso degli attori nel loro complesso
suo. Infine, la sua terza e ultima ragione viene respinta
ricorso, con il quale l'imputata lamenta la sua condanna ex art
spese processuali parziali, pari a 5.000 euro. Perché in base alle disposizioni in materia
condannare la parte secondo l'entità della sua sconfitta (art. 178 c.c.)
e dato che l'importo totale assegnato contro di lei ammonta a

165.000 euro, solo la parcella dell'avvocato, secondo
disposizioni degli articoli 100 e 107 del Codice degli avvocati ammonta a 4.950

euro (165.000X3%), escluse altre spese e quindi n
la spesa riconosciuta è inferiore a quella legale. Le sue spese legali
l'attuale grado di giurisdizione deve essere imposto al ricorrente
per il ricorso respinto e contro i controricorrenti per il
rigettato il controricorso (artt. 176, 183 e 191 co. 2 c.p.), che
porta alla loro totale compensazione.

G I A T O Y S L O G O Y S A Y T O Y S

Sostiene congiuntamente l'appello e il controricorso avverso le parti.

Li accetta formalmente e li rifiuta in sostanza.

Compensare tra le parti le spese processuali di questo grado
Giurisdizione.

Fu giudicato, deciso a Rodi il 21-8-2006, in una conferenza segreta e
pubblicato nella sua udienza a Rodi il 14-9-2006 in un pubblico straordinario
incontro, in assenza delle parti e dei loro procuratori, con
presenta il Segretario.

Il Presidente Il Segretario

RK

Fonte: Law Legal Information Network (www.lawdb.intrasoftnet.com)

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